Come si sa, lo svolgimento delle primarie Pd a Mesagne per eleggere il segretario nazionale ha avuto riverberi persino sulla campagna elettorale in corso per le elezioni amministrative. Nel centrodestra le primarie del Pd sono state utilizzate per una resa dei conti interna in vista delle primarie per la scelta del candidato sindaco. Nella coalizione InSintonia invece, da grandi esperti di primarie altrui e di parlamentarie si è sollevata qualche polemicuccia più per nascondere la brutalità e il cinismo con cui è stata fatta cadere l’Amministrazione comunale che per il presunto inciucio.
Rispondendo a questa polemica il segretario del Pd ha chiesto agli esponenti di Insintonia: ma voi chi siete? Cosa rappresentate politicamente? Domanda non banale.
Bisogna riconoscere che qualche riscontro a questa domanda, seppure via social, sta arrivando.
Leggiamo in un post di un’autorevole esponente della coalizione InSintonia “una squadra con un’identità chiara: la storia di ognuno di noi:”
Ma che affermazione è?
La storia di chi è stato in Rifondazione, di chi è stato nel MSI-AN, di chi è stato nel PD, di chi è stato in varie formazioni politiche non sempre coerenti e talvolta opposte costituisce l’identità della coalizione? Se lo è, si tratta di un’identità molto confusa.
A noi sembra che l’identità della coalizione sia quella del riconoscersi nel capitano. Di capitano ce n’è già uno in Italia ed è abbastanza pericoloso.
L’identità di una coalizione si costruisce attorno ad un progetto programmatico e ad un chiaro orientamento politico perché bisogna avere un’idea lunga per Mesagne, ma anche per l’Italia e l’Europa, e solo un progetto articolato ricco di politica può garantire la certezza di un orientamento complesso, molteplice, poliedrico, non individualistico.
Un’identità fondata sostanzialmente attorno ad un unto del Signore o capitano che dir si voglia, fuori da opzioni politiche lineari e credibili è una risposta illusoria.
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