Archivio degli autori Mesagne Progressista

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Su Mesagne Progressista

? Le prossime elezioni amministrative costituiscono per Mesagne uno spartiacque tra il passato ed il futuro.
? Mesagne Progressista collabora alla riscrittura di #UnAltraStoria, promuovendo Diritti e non elargendo Favori, tutelando cittadini senza declassarli a sudditi.
? Mesagne Progressista, insieme alle altre forze della coalizione di centrosinistra, intende:
SUL PIANO POLITICO
✅ costruire una nuova classe dirigente che in maniera trasparente e determinata assuma scelte consapevoli per il bene comune della città;
✅ unire e non dividere il centrosinistra, rispettando i valori e le ideologie di un’area politica che non contempla accordi con i fascisti;
SUL PIANO AMMINISTRATIVO:
✅ ascoltare i bisogni dei cittadini, mediante incontri finalizzati per raccogliere idee e spunti riflessione;
✅ mappare i bisogni dei mesagnesi, attraverso il censimento delle famiglie bisognose, degli immigrati, delle campagne inutilizzate e/o abbandonate, del fabbisogno abitativo della città, etc.
✅ AGIRE, rimettendo al centro dell’azione politica il lavoro, l’ambiente, la salute.

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Qualche risposta c’è, ma molto confusa

Come si sa, lo svolgimento delle primarie Pd a Mesagne per eleggere il segretario nazionale ha avuto riverberi persino sulla campagna elettorale in corso per le elezioni amministrative. Nel centrodestra le primarie del Pd sono state utilizzate per una resa dei conti interna in vista delle primarie per la scelta del candidato sindaco. Nella coalizione InSintonia invece, da grandi esperti di primarie altrui e di parlamentarie si è sollevata qualche polemicuccia più per nascondere la brutalità e il cinismo con cui è stata fatta cadere l’Amministrazione comunale che per il presunto inciucio.
Rispondendo a questa polemica il segretario del Pd ha chiesto agli esponenti di Insintonia: ma voi chi siete? Cosa rappresentate politicamente? Domanda non banale.
Bisogna riconoscere che qualche riscontro a questa domanda, seppure via social, sta arrivando.
Leggiamo in un post di un’autorevole esponente della coalizione InSintonia “una squadra con un’identità chiara: la storia di ognuno di noi:”
Ma che affermazione è?
La storia di chi è stato in Rifondazione, di chi è stato nel MSI-AN, di chi è stato nel PD, di chi è stato in varie formazioni politiche non sempre coerenti e talvolta opposte costituisce l’identità della coalizione? Se lo è, si tratta di un’identità molto confusa.
A noi sembra che l’identità della coalizione sia quella del riconoscersi nel capitano. Di capitano ce n’è già uno in Italia ed è abbastanza pericoloso.
L’identità di una coalizione si costruisce attorno ad un progetto programmatico e ad un chiaro orientamento politico perché bisogna avere un’idea lunga per Mesagne, ma anche per l’Italia e l’Europa, e solo un progetto articolato ricco di politica può garantire la certezza di un orientamento complesso, molteplice, poliedrico, non individualistico.
Un’identità fondata sostanzialmente attorno ad un unto del Signore o capitano che dir si voglia, fuori da opzioni politiche lineari e credibili è una risposta illusoria.

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Le narrazioni da favola e la cruda realtà

Le prime conseguenze concrete della “manovra di palazzo” perseguita con lucidità e cinismo per interrompere l’ultima consiliatura.

1) Il prossimo 31 marzo i consiglieri comunali di tutti i comuni voteranno per le elezioni di secondo grado per eleggere i consiglieri provinciali. Il nostro comune, che è commissariato, non potrà esprimere alcun rappresentante nell’assise provinciale.

2) La Commissaria Prefettizia ha aumentato l’aliquota IRPEF dallo 0,60% allo 0,80% (con un aumento del 33%)

I Mesagnesi sapranno chi ringraziare.
Ecco i primi risultati della raffinata linea politica riassumibile in 
#ToglitiTuCheMiMettoIo

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L’Omino della provvidenza

In un clima di regressione culturale e politica, in Italia ed anche nel nostro Comune, sono ritornati di moda i “capi”.
Quando si passa dalla democrazia al plurale a quella al singolare cambiano le regole del gioco.
Non c’è più bisogno di selezionare leader e formare una squadra, è sufficiente acclamare un “capitano” e rendere tutti gli altri dipendenti dalla sua volontà.
Per realizzare questa condizione di dipendenza, l’Omino della Provvidenza di turno, da un lato, crea un clima di incertezza e di attesa, che serve per seminare il panico e, dall’altro, collega i bisogni e le necessità degli altri al proprio destino.
In questo modo, invece di apparire come colui che ha imposto la sua volontà, di fatto si presenta come chi sta subendo quella dei suoi discepoli.
Si tratta di una scorciatoia che, come insegna la storia, prima alimenta sogni, poi si trasforma in disincanto ed, infine, diventa incubo.
Anche per chi, diventando vittima delle proprie illusioni, “non prende più la Storia per una commedia, ma la propria commedia per Storia universale”.
In presenza di chi vende illusioni, di chi si fa scudo dietro foto di famiglie felici e figli sorridenti, per far dimenticare il parricidio compiuto ai danni del proprio sindaco, il centrosinistra guidato da Rosanna Saracino ed Alessandro denitto si sforza di esprimere ragioni parlando al cuore e alla mente dei mesagnesi.

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Sull’alleanza politica

Bisogna uscire dalla fase del “si vince perché si hanno più candidati” per passare ad una fase in cui “si vince perché si ha un’idea lunga di città”, a Mesagne, ma anche in Italia e in Europa .
Solo un’alleanza politica, un progetto articolato ricco di confronto possono garantire la certezza di un orientamento complesso, poliedrico, non individualistico.
Mesagne Progressista e la coalizione di centro-sinistra vogliono liberare le energie positive della città e puntano a liberarsi da questa cappa asfissiante che incombe sulla città: un sistema di potere pervasivo, mellifluo, trasversale.
Mesagne Progressista non si rassegna ai potenti e invita tutti i cittadini a respingere con forza le lusinghe di risoluzioni personali, individuali.

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Sulla “sintonia” in politica

Qualche giorno fa il segretario del Pd Francesco Rogoli, dopo aver risposto “alle provocazioni e alle farneticazioni di chi non sa di cosa parla” ha rivolto anche una domanda: “Voi chi siete, cosa rappresentate, cosa proponete?”
Si tratta di una legittima richiesta che interessa tutti i cittadini.
Già oggi molti mesagnesi sanno che nella stragrande maggioranza si tratta:
– di devoti elettori, IN SINTONIA fra loro, alle primarie del PD e nel contempo accaniti avversari dello stesso nelle prossime elezioni amministrative;
– di concorrenti politici, IN SINTONIA fra loro, che non tollerano l’esistenza di un centrosinistra composto da forze civiche e politiche con idee, programmi e valori condivisi;
– di denigratori della sinistra che, IN SINTONIA fra loro, rifiutano la sua storia, perché non ne hanno una decente da esibire.
Essi rappresentano, IN SINTONIA fra loro:
– la miseria della politica, perché sventolano la bandiera della “sinistra-sinistra” e poi si alleano con i fascisti;
– l’antipolitica perché, invece di promuovere una classe dirigente, selezionano cloni per l’esercizio del potere;
– una pagina della stessa Storia che, consumatasi una prima volta in tragedia, oggi viene riproposta in farsa.
Essi propongono, IN SINTONIA fra loro:
– una politica fondata sulla tattica e sulle furbizie che, mentre apre le liste elettorali a tutti, di fatto concentra il potere nelle mani di pochi e condanna all’irrilevanza tutti gli altri;
– un progetto di società che non tollera gli uomini di carattere e, tra diffamazione, pettegolezzi e maldicenze, punta a declassare i cittadini a sudditi;
– essi si ripropongono come il nuovo, mentre in realtà rappresentano il già visto che vuole ritornare al comando.
Quando la politica rinuncia alla costruzione di un’altra storia, come propone il centrosinistra di Rosanna Saracino ed Alessandro Denitto, quando passa dal Noi all’Io, impedisce a tutti di fare la storia e li costringe a subire quella scritta da un Sinedrio di fedeli cortigiani IN SINTONIA fra di loro.

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Sulle campagne elettorali ai tempi di Facebook

Su Facebook non puoi approfondire.
In poche righe devi concentrare concetti, pensieri, ideologie, progetti, programmi.
È difficile, quasi impossibile, parlare di Politica.
Chi tenta di farlo viene assalito dagli odiatori seriali.
“I politici sono tutti uguali”
“Cambiate le facce ma non i contenuti”
“Non sei d’accordo con me? Curati”
Dicono: abbassate i toni della campagna elettorale! 
Invece Mesagne Progressista i toni li vuole alzare per spostare il dibattito politico dalla miseria culturale alla battaglia delle idee.
#tuttaunaltrastoria

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Sul potere in politica

Che cos’è il “potere”?
“…Il potere non ha un’accezione negativa: è uno strumento fondamentale quando si utilizza per promuovere il bene comune. È invece uno strumento di perdizione, del diavolo, che fa deviare il senso della democrazia quando viene esercitato a favore di se stessi, del proprio gruppo, del proprio partito, dei propri supporter!”
(dalla Conferenza stampa del dott. Pompeo Molfetta del 22 gennaio 2019)